RITORNO ALLA TERRA

Il mio pensiero per poter risolvere tutti i problemi di questa profonda crisi socio economica che stiamo vivendo da oltre un decennio.
Nella mia qualità di fondatore coordinatore e presidente della banca del tempo himerense, vi propongo e vi proponiamo di fare:
RITORNO ALLA TERRA
Prima del boom economico basavamo la nostra economia sull’agricoltura.
Eravamo contadini con un forte senso di comunità.
Ci si dava una mano l’uno con l’altro e si condivideva il più possibile per ridurre il costo della vita.
Poi per via dell’aumento del commercio internazionale questo Paese divenne una potenza economica mondiale.
Si abbandonò la campagna per migrare in città, ci fu una forte attrazione verso lo sviluppo industriale e i decenni di benessere che ne conseguirono.
Tanti si potevano permettere di vivere in un appartamento privato con una propria automobile e non c’era più la necessità di condividere.
Ci allontanammo gli uni dagli altri coltivando la nostra individualità.
Perdemmo il contatto con la Natura e non ci preoccupammo dell’impatto ambientale che aveva il nostro consumo.
Quei tempi sono finiti da un po’ ormai.
Da oltre una decina di anni stiamo affrontando una crisi socio economica e ambientale che sta crescendo inesorabilmente.
Tante industrie hanno chiuso e soprattutto tante famiglie si sono trovate senza lavoro intrappolate negli alti costi della vita in città.
L’attuale emergenza sanitaria ha cancellato centinaia di migliaia di imprese e alzato drasticamente il tasso di povertà.
I nostri mari sono diventati delle pattumiere di plastica e l’aria delle città sovraffollate è irrespirabile.
E’ chiaro che dobbiamo rivoluzionare il nostro stile di vita, dobbiamo dimenticarci l’abbondanza in cui hanno vissuto i nostri genitori.
Dobbiamo tornare alla terra, a coltivare il nostro cibo.
Perché almeno dalla terra possiamo mangiare, mentre in città non ci possiamo nutrire delle mura di cemento delle nostre case.
Bisogna ritrovare il senso di comunità e condivisione per ridurre le nostre spese.
Vivere nella natura con una fonte idrica e coltivando il proprio bisogno alimentare ci rende liberi da questa gabbia economica che sta risucchiando tante persone.
In tempi di dura crisi dobbiamo tornare all’agricoltura, ma in questo caso rigenerativa e sinergica e non intensiva.
Non possiamo più permetterci l’individualità e i consumi raggiunti nel benessere economico.
Negli ultimi anni sono tanti gli ecovillaggi e le comunità agricole che stanno nascendo.
Molti giovani hanno compreso queste necessità e stanno ripopolando aree rurali in via di abbandono.
Gli ecovillaggi non sono realtà dove si vive solo di agricoltura.
Spesso ci sono attività culturali, artistiche, olistiche o pedagogiche.
Ciò che di buono offriva la città è stato portato nella campagna quindi stiamo vivendo un’evoluzione della realtà agricola che eravamo prima del boom economico.
Soprattutto perché lo sviluppo tecnologico ha fatto anche nascere nuovi approcci al nostro modo di vivere tra cui la permacultura che noi della banca del tempo himerense ne abbiamo fatto uno stile di vita.
Quindi non si tratta di abbandonare ciò che abbiamo imparato e tornare indietro, ma di andare avanti utilizzando il nostro sapere per costruire insediamenti umani sostenibili.
Realtà comunitarie dove non solo si coltiva il nostro cibo, ma soprattutto si coltiva una nuova umanità per le future generazioni.
Invito ed invitiamo tutti a d intraprendere questa strada per poter Vivere Bene Oggi Domani e tutti i giorni della nostra ancora lunghissima vita terrena.
Il fondatore coordinatore e presidente della banca del tempo himerense.
Liborio Galbo.

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